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Waze analizza i cambiamenti della mobilità in tempi di pandemia

Tempo di lettura: 2 minuti

Martedì 20 luglio si è svolto l’evento “Sharing Mobility: dati e ultime tendenze 2021”; a emergere, come sottolineato da Alessandro Ceratti, Business Development Lead di Waze Italia, nuovi trend della mobilità tra 2020 e 2021, anni interessati dalla pandemia e da un diverso approccio all’uso dell’automobile. 

L’evento virtuale ha permesso a diversi player del settore della mobilità di confrontarsi e condividere spunti interessanti su tematiche relative alla sharing mobility sia sul territorio italiano, sia a livello europeo. La sharing mobility, in altre parole l’auto condivisa, è calata del 30,6% nel 2020, nonostante negli ultimi anni il fenomeno si fosse ormai consolidato nelle grandi città. 

Infatti, i servizi di sharing attivi nelle nostre città sono 158 e hanno raggiunto una crescita del 200% rispetto al 2015, anno in cui è nato l’Osservatorio. Anche tra gli automobilisti privati le percorrenze sono calate tra 2019 e 2020 (20,3%), complici le misure restrittive legate alla pandemia di Covid-19. 

Durante il suo intervento, Alessandro Ceratti ha mostrato gli effetti dei tre lockdown (marzo 2020, novembre 2020 e gennaio 2021) sulla mobilità privata in Italia: sebbene quest’ultima abbia subito un crollo durante il primo lockdown, l’utilizzo dell’automobile privata ha registrato una crescita graduale nei due lockdown successivi che ha portato, nel mese di marzo 2021, a raggiungere livelli vicini a quelli del 2019. Rispetto al 2019, dunque, l’impatto sulla mobilità è stato decrescente con l’entrata in vigore dei vari lockdown.  

Da quanto emerso dai dati presentati da Ceratti, nel 2021 la mobilità si sta evolvendo in maniera positiva: infatti i chilometri guidati in Italia nel mese di giugno 2021 sono il 53% in più rispetto a quelli di giugno 2020 e il 20% in più rispetto a quelli di giugno 2019, dati in crescita dovuti alle vacanze che molti trascorreranno ancora in Italia. Un ulteriore dato significativo riguarda il lavoro agile: infatti l’home working ha modificato alcune abitudini di consumo riducendo, significativamente e presumibilmente a lungo termine, gli spostamenti casa-lavoro che non sono ancora tornati ai livelli pre-Covid. 

La partecipazione di Waze a questo incontro con altri importanti player del settore è stato significativo per portare avanti un dialogo e un confronto legato ai temi della mobilità sia condivisa sia privata. Waze condivide con l’OMS l’obiettivo di ridurre il traffico, rendere le città più smart e green per un futuro della mobilità più sostenibile e connesso. I dati che abbiamo presentato spero possano essere d’aiuto per ridefinire tutti insieme una “nuova mobilità” di cui networking e condivisione di informazioni ne sono le fondamenta” ha concluso Alessandro Ceratti, Business Development Lead di Waze Italia.

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